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citrico, acido

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Acido tricarbossilico alifatico,

formula

Cristalli incolori, inodori, di sapore acidulo, solubili in acqua e in alcol, poco in etere. È molto diffuso nelle piante, sia libero sia sotto forma di sale, ed è abbondante nel frutto degli agrumi; diversi microrganismi lo formano a partire dal glucosio. Negli animali si trova in tutti i tessuti, soprattutto in quello osseo; l’urina, il latte e lo sperma ne contengono notevoli quantità.

Si ottiene per via fermentativa da sottoprodotti della lavorazione del grano, con l’impiego del microrganismo Aspergillus niger. Dal brodo di fermentazione l’acido c. viene recuperato sotto forma di citrato di calcio insolubile, con una resa (rispetto al carboidrato di partenza) pari a circa l’80%. Si impiega nella preparazione di bevande acidule dissetanti, nella tintura e nella stampa dei tessuti, come regolatore di pH, nella preparazione di resine alchidiche.

L’acido c. delle cellule dei tessuti animali non è di origine alimentare, ma si forma localmente da altri composti; esso concorre alla regolazione fisiologica dell’equilibrio acido-base nell’organismo ed è un prodotto intermedio della catena di reazioni metaboliche detta ciclo dell’acido c. (o ciclo di Krebs). Questo porta all’ossidazione di frammenti a due atomi di carbonio, che entrano nel ciclo come acetilcoenzima A (➔ coenzima) e provengono dal metabolismo dei glucidi, degli acidi grassi, di alcuni amminoacidi e da altre reazioni del metabolismo intermedio; il ciclo avviene nella matrice dei mitocondri, in quasi tutti i tessuti e organismi ed è essenzialmente unidirezionale; l’acido c. (a 6 atomi di carbonio) si forma per condensazione dell’acido ossalacetico (a 4 atomi di carbonio) con il gruppo acetile dell’acetilcoenzima A, a opera della citratosintetasi. Attraverso successive reazioni di isomerizzazione, decarbossilazione ossidativa, ossidazione e idratazione, dall’acido c. si forma l’acido ossalacetico che riprende il ciclo. I due atomi di carbonio che lasciano il ciclo sotto forma di anidride carbonica sono diversi da quelli che entrano nel ciclo dall’acetilcoenzima A. Al processo partecipano numerosi enzimi, cofattori e trasportatori di elettroni; questi ultimi vengono ridotti nel ciclo, e poi ossidati dall’ossigeno molecolare, nella catena respiratoria che avviene anche essa nei mitocondri; il ciclo dell’acido c. rappresenta la principale via metabolica capace di fornire gli equivalenti riducenti (NADH, FADH) indispensabili per la produzione di ATP (➔ fosforilazione).

Vedi anche
urina In fisiologia, il prodotto finale dell’escrezione renale, espressione dell’intervento attivo del rene nel mantenimento dell’equilibrio idrominerale e acido-base, che rappresenta inoltre il principale mezzo attraverso il quale l’organismo si libera dalle scorie del metabolismo endogeno; si presenta normalmente ... acido piruvico Chetoacido alifatico, CH3COCOOH, detto anche acido acetilformico; si presenta come un liquido dall’odore penetrante che si può ottenere per distillazione secca dell’acido tartarico, per saponificazione del cianuro di acetile, per ossidazione dell’acetone e del lattato di calcio; è un prodotto intermedio ... corpi chetonici Sostanze chimiche, correlate tra loro, che si accumulano nei tessuti animali in condizioni patologiche, ma riscontrabili in dosi minime anche in condizioni normali. Costituiti da acetone, acido acetacetico, acido β-idrossibutirrico, sono prodotti intermedi del metabolismo dei lipidi. Si formano nel processo ... fermentazione L’insieme dei processi mediante i quali molti microrganismi per la produzione dell’energia necessaria alle loro attività metaboliche utilizzano l’energia chimica prodotta dalla demolizione del glucosio o di altri substrati fermentescibili. Generalità Ogni f. è caratterizzata dal substrato fermentescibile, ...
Categorie
  • BIOCHIMICA in Chimica
Tag
  • EQUILIBRIO ACIDO-BASE
  • CATENA RESPIRATORIA
  • ANIDRIDE CARBONICA
  • ACIDO OSSALACETICO
  • DECARBOSSILAZIONE
Altri risultati per citrico, acido
  • citrico, acido
    Dizionario di Medicina (2010)
    Acido tricarbossilico; si presenta sotto forma di cristalli incolori, inodori, di sapore acidulo, solubili in acqua e in alcol, poco in etere. È molto diffuso nei tessuti vegetali e animali. Concorre alla regolazione fisiologica dell’equilibrio acido-base nell’organismo e partecipa a uno dei cicli metabolici ...
  • CITRICO, ACIDO
    Enciclopedia Italiana - II Appendice (1948)
    ACIDO La produzione di acido citrico per via biochimica, dalla fermentazione di liquidi zuccherini (in particolare dal melasso) si è grandemente estesa negli ultimi anni, fino a raggiungere circa il 70% della produzione mondiale. Alcune nazioni che in passato erano importatrici di questo acido sono ...
  • CITRICO, ACIDO
    Enciclopedia Italiana (1931)
    In piccole quantità si ritrova libero o salificato in molte piante. In maggiore quantità si ritrova nei frutti delle piante del genere Citrus, specialmente nei limoni, dai quali fu ricavato per la prima volta dallo Scheele nel 1784. E contenuto anche nel latte (1-2‰). In pratica l'acido citrico si ottiene ...
Vocabolario
cìtrico
citrico cìtrico agg. [dal fr. citrique (L.-B. Guyton de Morveau, 1782), der. del lat. citrus «cedro2»]. – Acido c.: composto organico, acido tricarbossilico alifatico, di formula C3H4(OH)(COOH)3, che si presenta in cristalli incolori, inodori,...
àcido¹
acido1 àcido1 agg. [dal lat. acĭdus, affine a acer, acetum, ecc.]. – 1. Di sapore che costituisce (insieme col dolce, il salato e l’amaro) una delle quattro sensazioni gustative fondamentali e che viene avvertito quando siano eccitati...
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