Esponente del movimento sionista (Roma 1905 - Gerusalemme 1997). Figlia di una ricca famiglia di commercianti, fu, insieme al marito Enzo, una fra i primi ebrei italiani a emigrare in Palestina (1928) per costruire l'utopica Erez Israel, la Terra d'Israele. Qui, a sud di Tel Aviv, fondò il kibbutz Givat Brenner, uno dei maggiori di Israele. Tornata in Italia nel 1945 alla ricerca del marito, arruolatosi (1944) nelle brigate costituitesi per dare soccorso agli ebrei perseguitati dal nazifascismo, S. entrò in contatto con il movimento segreto di immigrazione clandestina Aliàh Bet, impegnato nel trasferimento in Palestina dei sopravvissuti all'Olocausto. Divenuta responsabile del settore italiano, allestì 33 spedizioni riuscendo a far arrivare in Israele quasi 25 mila ebrei (1945-48). S. raccontò l'impresa nel volume I clandestini del mare.