Uomo di stato inglese (Londra 1757 - ivi 1844); intransigente tory, deputato dal 1784 (nel 1789-1801 speaker della Camera), divenne primo ministro alla caduta di Pitt (1801-1804) e concluse la pace di Amiens. Nel 1805 fu creato visconte Sidmouth e nominato lord presidente del Consiglio privato nel nuovo ministero Pitt; poi lord del sigillo privato nel ministero Granville (1806-07). Nel 1812, salito al potere lord Liverpool, divenne per breve tempo lord presidente del Consiglio, poi ministro degli Interni, carica che conservò fino al 1821, rimanendo nel gabinetto come ministro senza portafoglio fino al 1824. Come ministro degli Interni fu contrario all'emancipazione dei cattolici e seguì una politica di rigida conservazione sociale opponendosi alla libertà di stampa e all'opinione liberale che reclamava la riforma del Parlamento. Reprimendo severamente le agitazioni operaie (massacri di Manchester, 1819), contribuì ad aggravare la pericolosa divisione tra le classi, prodotta nel paese dalle conseguenze della rivoluzione industriale e delle guerre napoleoniche.