In termologia, passaggio di calore tra un fluido e un corpo in esso immerso. Se T1 e T2 sono le due temperature, del corpo e del fluido, supposte costanti (regime stazionario), la quantità di calore Q che passa nel tempo t attraverso la superficie S di separazione risulta essere, in prima approssimazione, Q = h(T1 - T2) St; h è detto coefficiente di a. o di trasporto di calore; esso varia, a parità di ogni altra condizione, non solo con il valore, ma anche con la collocazione, dell’intervallo T1 - T2 nella scala delle temperature. Il fenomeno dell’a. è dovuto sia a complessi fenomeni di convezione e di conduzione che avvengono nello strato liminare, sia a fenomeni di irraggiamento, che a temperature elevate assumono importanza prevalente.
Movimento che avvicina un arto o una parte mobile del corpo a un piano, a un asse o a un punto di riferimento.
Si dicono adduttori i muscoli che hanno per azione principale il movimento di a.: adduttori della coscia, tre muscoli (lungo, breve e grande) disposti a ventaglio dal ramo ischio-pubico del bacino alla linea aspra del femore; adduttore del pollice, muscolo profondo dell’eminenza tenar della mano; adduttore dell’alluce, muscolo profondo della regione plantare del piede. Canale degli adduttori Spazio allungato esistente nella parte inferiore della coscia, delimitato dal muscolo grande adduttore, dal fascio vasto mediale del quadricipite e da una lamina fibrosa che chiude ventralmente la docciatura. Il canale è attraversato in senso longitudinale dai diversi vasi femorali.