Matematico (Tolosa 1752 - Parigi 1833). Insegnò all'École militaire, quindi (1812) succedette a Lagrange nel Bureau des longitudes, infine fu esaminatore all'École polytechnique. Fu matematico di prim'ordine, ma la sua opera rimase in un certo senso offuscata da quelle di J.-L. Lagrange e di A.-L. Cauchy tra le quali, in linea storica, essa è interposta. I suoi Éléments de géometrie (1794) dominarono per parecchi decennî l'insegnamento elementare della geometria in Francia e all'estero. La sua Théorie des nombres (1830) rimane uno dei testi classici di questa disciplina. Il suo grande Traité des fonctions elliptiques et des intégrales eulériennes (1817-32), frutto di quasi quaranta anni di lavoro, contiene uno studio sistematico e approfondito degli integrali ellittici, una loro classificazione e una vasta raccolta di tavole numeriche; con quest'opera si chiude il primo stadio di sviluppo della teoria degli integrali di funzioni algebriche. Una nuova fase si aprirà con la geniale idea di N. H. Abel e K. G. J. Jacobi, di invertire gli integrali, ed è titolo d'onore di L. l'avere accolto e valorizzato le scoperte dei suoi giovanissimi emuli.