Idioma germanico, discendente direttamente da alcuni dialetti nederlandesi parlati nella seconda metà del Seicento, quando un contingente nederlandese si stanziò al Capo di Buona Speranza. Tali dialetti subirono ben presto un processo di semplificazione per le modificazioni che vi apportarono i numerosi stranieri che operavano al Capo. L’a. quindi differisce dalla lingua madre per talune alterazioni fonetiche, morfologiche e sintattiche, e per la presenza nel suo lessico di numerosi prestiti, in special modo malesi, portoghesi, inglesi, ottentotti e bantu. Confinato dapprima all’uso familiare, dopo l’avvento britannico al Capo (1806) rimase l’unico idioma rappresentante della cultura nazionale. Attualmente è la lingua ufficiale (al pari dell’inglese) della Repubblica Sudafricana, della Namibia ed è ampiamente usato nello Zimbabwe. Per la letteratura in a. ➔ Sudafricana, Repubblica.