Strategia di azione adottata nel 2015 dagli Stati membri dell’ONU a seguito delle conferenze svoltesi nel 1992, 2002, 2012; in vigore dal 2016, essa ha fissato 17 obiettivi (OSS) per la definizione e l’attuazione di modelli di sostenibilità diffusa, ascrivibili a 5 princìpi fondamentali (individui, pianeta, prosperità, pace, partenariato globale), da raggiungersi entro il 2030. Tali obiettivi sono equilibratamente distribuiti negli ambiti economico, sociale ed ecologico, accordando pari centralità a interventi quali l’eradicazione della povertà, l’incentivazione della sicurezza alimentare, il raggiungimento dell’uguaglianza di genere, la facilitazione dell’accesso alla giustizia e la strutturazione di istituzioni efficienti, e – in ambito ambientale – la creazione di infrastrutture resilienti, il sostegno all’innovazione industriale e investimenti in tecnologie green. Lungo tali direttive, constatati anche i ritardi negli obiettivi di medio termine causati dalla pandemia di Covid-19, l’Unione europea ha condiviso l’impegno programmatico dell’ONU, individuando nel Green deal europeo alcune priorità da raggiungere nel quinquennio 2019-2024 in sinergia con partner internazionali. Attraverso l'impiego degli indicatori di sviluppo sostenibile fissati dall'Agenda per il monitoraggio delle politiche pubbliche europee sono modulati anche gli interventi di carattere economico, sociale e ambientale previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza di ciascun Paese.