Attore e regista cinematografico statunitense (n. New York 1940). Tra i rappresentanti più illustri della scuola dell'Actors Studio (di cui è stato anche direttore artistico dal 1982 al 1984), ha costruito i suoi ruoli con una maniacalità ossessiva, riuscendo a nascondere completamente l'attore dietro ai suoi personaggi. Di solida formazione teatrale, è dotato di una considerevole presenza scenica, evidente nella forte carica di energia con cui ogni volta caratterizza ciascun movimento, sguardo, azione. Dopo sette nominations, nel 1993 ha vinto l'Oscar come miglior attore protagonista con Scent of a woman e nel 1994 è stato premiato a Venezia con il Leone d'oro alla carriera.
Di origini siciliane, nacque nel quartiere di Harlem e crebbe assieme alla madre e ai nonni materni nel South Bronx dal periodo in cui il padre abbandonò la famiglia. La sua infanzia fu segnata dalla povertà e da condizioni di emarginazione; frequentò la scuola con scarso profitto, ma nel frattempo cominciò ad appassionarsi alla recitazione. Dopo aver interrotto gli studi si iscrisse alla High School of Perfoming Arts lavorando contemporaneamente come fattorino, operaio, traslocatore e lustrascarpe. Seguì poi i corsi di recitazione presso l'Herbert Berghof Studio, dove ebbe come insegnante Charles Laughton, e nel 1966 entrò a far parte dell'Actors Studio; nello stesso tempo cominciò a intraprendere con successo la carriera di attore teatrale.
Interprete dalla solida formazione teatrale, ha esordito nel cinema all'inizio degli anni Settanta, ottenendo immediatamente ruoli di prestigio che ne hanno messo in luce la sensibilità e la straordinaria duttilità. Ottenne il suo primo ruolo cinematografico in Me, Natalie (1969) di F. Coe, ma la forza della sua interpretazione si evidenziò in The panic in Needle Park (1971) di J. Schatzberg, dove caratterizzò il personaggio dello spacciatore con quella recitazione secca e nervosa che lo avrebbe contraddistinto anche in seguito. Fu però The godfather (1972) di Francis Ford Coppola il film della svolta per la sua carriera. Sempre diretto da Coppola, P. interpretò lo stesso personaggio, con uguale intensità, anche in The godfather, part II (1974), dove amplifica maggiormente il suo carattere taciturno e freddo, nonché la portata tragica delle sue scelte, e in The godfather, part III (1990) in cui, nell'esplosione del dramma finale (la morte della figlia), sembra configurarsi un parallelismo esistenziale, di grandezza e decadenza, tra Michael e gli eroi shakespeariani. Collaborò ancora con Schatzberg, al fianco di G. Hackman, in Scarecrow (1973); interpretò poi un poliziotto che si batte contro i colleghi corrotti in Serpico (1973), e un rapinatore che, assieme al suo complice, tiene intrappolati gli ostaggi dentro una banca in Dog day afternoon (1975), entrambi realizzati da Sidney Lumet. La versatilità e la capacità di entrare in ogni ruolo portarono l'attore a cimentarsi in opere di diverso genere, dal melodramma (Bobby Deerfield, Un attimo, una vita, 1977 di S. Pollack), al film giudiziario (... And justice for all, 1979 di N. Jewison), alla commedia familiare (Author! Author!, Papà, sei una frana, 1982, di A. Hiller). Dopo aver rifiutato, alla fine degli anni Settanta, parti importanti, accettò di essere diretto da W. Friedkin in Cruising (1980), un poliziesco teso e incalzante dove interpreta un poliziotto alla ricerca di un serial killer che, per svolgere al meglio le sue indagini, comincia a frequentare gli ambienti gay newyorkesi. In quest'opera emerge ancora una volta la capacità di P. di mutare le caratteristiche e gli stati d'animo del suo personaggio; capacità che venne ancor più amplificata in Scarface (1983) diretto da B. De Palma dove, pur confrontandosi con il famoso modello interpretato nel 1932 da P. Muni nell'omonimo film di H. Hawks, fece del narcotrafficante cubano Tony Montana un uomo schiavo degli eventi e delle passioni, dalla violenza più brutale alla malinconia più cupa, alla gelosia più morbosa. Provò poi a cambiare registro con il kolossal storico Revolution (1985), suo primo film in costume, ma l'opera si rivelò un insuccesso commerciale e la carriera cinematografica di P. subì un improvviso arresto. L'attore tornò così a frequentare il palcoscenico teatrale ottenendo notevole successo. Dalla fine degli anni Ottanta la sua attività sul grande schermo ha ripreso un ritmo intenso. Ha infatti interpretato un poliziotto che si invaghisce di una sospettata nel thriller Sea of love (1989); un gangster in Dick Tracy (1990); uno scaltro agente immobiliare in Glengarry Glen Ross (Americani, 1992); e un ex colonnello cieco, inizialmente scostante e scorbutico, che entra gradualmente in intimità con il ragazzo che lo assiste in Scent of a woman (1992), remake di Profumo di donna (1974) di D. Risi, con P. nel ruolo già ricoperto da V. Gassman. Nel 1993 ha lavorato di nuovo con De Palma in Carlito's way; in seguito in Heat (Heat - La sfida, 1995) ha ingaggiato un altro duello ideale, quello con R. De Niro, altro illustre seguace dell'Actors Studio. Successivamente è stato il sindaco di New York nel drammatico City hall (1996); il gangster mafioso in Donnie Brasco (1996); il satanico capo di uno studio legale in The devil's advocate (1997); il giornalista televisivo in The insider (Insider - Dietro la verità, 1999); l'allenatore della squadra di football dei Miami Sharks in Any given sunday (1999). Con questi film il metodo dell'Actors Studio si è trasformato progressivamente nel «metodo Pacino»: dietro l'ossessione nel costruire i ruoli si ha infatti l'impressione che P. sia l'unico attore in grado di interpretarli, con quel suo modo di recitare torrenziale, sia nell'esuberanza verbale sia nella frenesia dei movimenti. Nel 2000 ha diretto e interpretato il dramma Chinese coffee, dalla pièce di I. Lewis. È stato ancora un detective in Insomnia (2002). Ma soprattutto in S1mOne (2002) di A. Niccol si è cimentato in un'altra sfida, quella di recitare quasi esclusivamente con un attore virtuale. Successivamente è stato il protagonista di People I know (2002) e di The recruit (2003). Tra gli ultimi film si ricordano: The merchant of Venice (2004); Two for the money (2005); 88 minutes (2007); Ocean's thirteen (2007); Righteous kill (Sfida senza regole, 2008); The son of no one (2011); Salomé (2013); The Humbling (2014); Manglehorn (2014); Misconduct (Conspiracy - La Cospirazione, 2016); nel 2019, Once upon a time in... Hollywood e The Irishman. Come regista ha diretto Looking for Richard (Riccardo III - Un uomo, un re, 1996), Chinese coffee (2000); entrambi nel 2011, Wilde Salome, di cui è stato anche sceneggiatore, e Jack and Jill; Stand up guys (2012). Nel 2011 gli è stato conferito il premio Jaeger-LeCoultre Glory to the Filmmaker 2011 della Mostra d'arte cinematografica di Venezia.