Ecclesiastico e politico (Böhaming, presso Passavia, tra il 1180 e il 1190 - Passavia 1260 circa); avvocato in curia a Roma nel 1212, cumulò numerosi benefici; sostenne, come giudice nominato da Gregorio IX (1238), Ottone II di Baviera contro il vescovo Corrado di Frisinga, provocando una scissione nell'episcopato bavarese; prese parte attivissima all'azione contro Federico II, entrando perciò in contrasto con il vescovo di Passavia, che lo privò (1241) di tutti i suoi benefici e lo costrinse ad allontanarsi dalla città, dove poté tornare solamente nel 1250; nel frattempo era stato eletto decano di quel capitolo (1245) ed aveva partecipato, al seguito dell'arcivescovo di Magonza, al concilio di Lione, dove si era fatto ordinare sacerdote. Il suo atteggiamento apertamente ostile verso l'arcivescovo di Salisburgo Filippo, deposto dal suo capitolo, fece sì che Ottocaro II di Boemia, che ne aveva invece assunto le difese, lo imprigionasse per qualche tempo (1257-1258).