Una tradizione che risale alle Cronache di Galvano Fiamma attribuisce tale nome al comandante di una cosiddetta "Compagnia della morte", composta dai più coraggiosi giovani lombardi, che a Legnano, il 29 maggio 1176, con il suo valore, avrebbe deciso in favore della Lega Lombarda la battaglia da questa impegnata contro l'esercito di Federico Barbarossa. Si è tentato di identificare questo personaggio con uno dei due Alberti, A. da Carate e A. Longo, che figurano tra i firmatarî, per il Comune di Milano, del patto istitutivo della Lega Lombarda (Cremona, marzo 1167), o con un omonimo personaggio, ricordato in un documento del 1196 relativo all'ospedale milanese di S. Sempliciano; ma è molto probabile che le notizie riferite dal Fiamma, e dopo di lui da numerosi cronisti e storici, si fondino esclusivamente, per quanto riguarda sia il nome sia l'episodio, su qualche leggenda sorta e diffusasi nel sec. 13º. Nel periodo del Risorgimento la figura di A. da Giussano, così com'è stata tramandata dalla tradizione, fu assunta a simbolo della libertà patria (cfr. La canzone di Legnano di G. Carducci, 1879).