Quarto figlio (Cracovia 1461 - Vilna 1506) di Casimiro Iagellone, salì al trono nel 1492. Subito dovette affrontare l'ostilità di Ivan III, granduca di Moscovia, col quale concluse una pace nel febbraio 1494 sposandone poi la figlia Elena, senza che, tuttavia, la Moscovia allentasse la sua pressione ostile lungo le frontiere lituane, sino alla morte di Ivan. Sul piano interno, A. non poté opporsi a una decisiva trasformazione costituzionale che spostò l'equilibrio del potere a favore della nobiltà, portando la Polonia-Lituania da un regime di assolutismo monarchico a quello di Respublica nobiliaris: con le diete di Piotrókw (1504) e di Radom (1505) furono riformate le finanze e l'amministrazione e a Radom la nobiltà costrinse il re ad accettare la costituzione Nihil novi, secondo cui nessuna novità poteva essere introdotta nell'ordinamento del paese senza il consenso dell'intero sejm, mentre veniva sancito che nessuno esercitante professioni "borghesi" potesse diventare nobile, né acquistare terre.