Giurista, avvocato e politico italiano (Sala Consilina 1888 - Napoli 1985). Prof. di diritto e procedura penale dal 1927, nelle univ. di Bari, Bologna, Napoli e Roma. Diresse con G. Delitala la Rivista di diritto e procedura penale. Nel 1929 è stato relatore per la riforma del codice penale alla Camera dei deputati e fu ministro di Grazia e Giustizia dal 6 febbr. 1943; nella seduta del Gran consiglio del 24-25 luglio 1943 votò per l'ordine del giorno Grandi e fu pertanto condannato a morte in contumacia dal tribunale fascista di Verona.
Tra le sue opere: La rappresentanza nel diritto processuale penale (1915); Coscienza e volontà nella nozione di dolo (1930); Studî di diritto penale (1930); Diritto penale, parte generale (1936); Lezioni di diritto processuale penale (1937); I delitti contro la personalità dello Stato (1937); Delitti contro il patrimonio (1951); Nuovi studî di diritto penale (1951).