Linguista e letterato (Sarzana 1895 - Viareggio 1971), prof. di glottologia classica e romanza nell'univ. di Genova (dal 1926), poi (dal 1939) di storia della lingua italiana a Roma; accademico d'Italia (1939), socio nazionale dei Lincei (1951), custode generale (dal 1958) dell'Accademia degli Arcadi. Tra le sue opere più autorevoli: la fondamentale edizione di Testi fiorentini del Dugento e dei primi del Trecento (1926); Tradizione e poesia nella prosa d'arte italiana dalla latinità medievale a Giovanni Boccaccio (1934; 2a ed. 1943; rist. 1969), nella quale S. studia l'evolversi della prima prosa volgare dalla tradizione latina medievale; il volumetto I mille anni della lingua italiana (1961; 2a ed. 1962); la raccolta Momenti di storia della lingua italiana (1950; arricchita di varî altri saggi nella 2a e 3a ed., del 1953 e del 1965, e confluita poi nel volume post. Italiano antico e moderno, 1975). Ha anche indagato la formazione del lessico italiano e alcuni aspetti particolari della lingua, fra i quali la terminologia religiosa e la lingua commerciale, e infine il linguaggio della poesia italiana del Novecento (cfr. Mercanti. Poeti. Un Maestro, 1969). Ha fondato e diretto con G. De Luca (1943-48) la raccolta Storia e Letteratura. Studi e testi, e con P. Pancrazi e R. Mattioli (dal 1951) la collezione La letteratura italiana. Storia e testi, dell'editore Ricciardi; è stato per moltissimi anni condirettore del Giornale storico della letteratura italiana.