(lat. Lucentum; ar. Lecant; catalano Alacant) Città della Spagna sud-orientale (330.525 ab. nel 2016) nella comunità autonoma di Valencia, sulla costa del Mediterraneo, fra i capi di Huertas e di Santa Pola; capoluogo della provincia omonima. Dominata da uno sperone roccioso su cui sorge il forte di S. Barbara, attorno al quale è la città vecchia, ha sviluppato i quartieri moderni verso SO, lungo l’ampia falcatura costiera. Importante mercato agricolo (olio, vino, ortofrutticoli, cereali); rilevanti le attività portuali (della pesca e commerciali) e il movimento di passeggeri (linee regolari con le Isole Baleari, il Marocco e l’Algeria). Nel settore secondario operano stabilimenti tessili (cotone), meccanici, metallurgici (alluminio), chimici (concimi), del cemento, oltre alle industrie alimentari e di lavorazione del tabacco. Sviluppato il turismo balneare. Aeroporto internazionale.
Antica Lucentum, città dei Contestani, fu colonia di diritto latino della Spagna Tarraconense. Agli inizi dell’invasione araba della Spagna, rimase indipendente, sotto la sovranità del conte Teodomiro. Conquistata nel 1097, e ripresa nel 1114 da re Alfonso I, ritornò poco dopo in potere degli Arabi; la riassoggettò nel 1250 Alfonso X il Savio, che la ripopolò e ne ingrandì il porto; ancora musulmana nel 1262, rimase definitivamente incorporata all’Aragona nel 1296. Ferdinando il Cattolico le diede il titolo di città (1490).
Fra gli edifici antichi, notevoli la Casa Consistorial, esempio di barocco valenciano, la collegiata di S. Nicola (1616-62), la chiesa di S. Maria (gotica, trasformata nel 18° sec.).