Famiglia normanna, di piccoli feudatari di Hauteville-le-Guichard (od. dipartimento della Manica), il cui primo personaggio è un Tancredi (sec. 10º-11º). I figli di lui, valorosi, avidi e senza scrupoli, emigrarono in Puglia e, combattendo per aiutarne le città contro i Bizantini, ottennero i territori di Ascoli Satriano e di Venosa, che costituirono la contea di Puglia (1042), ingrandita poi con le conquiste di Roberto il Guiscardo e trasformata in ducato di Puglia e Calabria (1059). Questo doveva diventare, dopo la conquista della Sicilia (1060-91; Ruggero I s'intitolò "Gran Conte" ed ebbe la "legazia apostolica", 1098) e l'unione dei domini nelle mani di Ruggero II, il Regno di Sicilia (riconosciuto come tale dall'antipapa Anacleto II nel 1130, riconfermato da papa Innocenzo II nel 1139). A Ruggero II successero Guglielmo I il Malo, Guglielmo II il Buono e, morto questi (1189) senza eredi, Tancredi, che combatté contro Enrico VI di Svevia, marito di Costanza figlia di Ruggero II; ma Enrico, alla morte di Tancredi (1194), sconfisse il giovinetto figlio di lui, Guglielmo III, che morì (1198) prigioniero in Germania. Con lui finiva la dinastia, che nel periodo del suo massimo splendore era stata una delle più potenti d'Europa, imparentata con numerose famiglie regnanti o di grandi feudatari, e l'Italia meridionale e la Sicilia passavano agli Hohenstaufen.