Pittore lombardo (notizie dal 1481 al 1522), con V. Foppa è il maggiore rappresentante della pittura in Lombardia prima dell'avvento di Leonardo da Vinci, del quale peraltro sentì l'influsso nell'ultimo periodo della sua vita. Nelle sue opere, accanto ad un accento realistico tipicamente lombardo, si avvertono risonanze nordiche e anche francesi, fuse in una maniera assai personale, di alta qualità pittorica e di sottile suggestione poetica. Al suo stile giovanile appartengono, tra l'altro, la pala con la Vergine in trono e santi della Pinacoteca Ambrosiana e le opere compiute alla Certosa di Pavia (1488-94). Il suo secondo periodo, dove il colore si accende e la forma si articola senza più la primitiva rigidità, s'inizia col polittico della chiesa di S. Spirito a Bergamo, e, attraverso le pale dell'Incoronata di Lodi (fra le quali la Visitazione 1498) si avvia verso l'ultima fase nel vasto affresco con l'Incoronazione della Vergine nell'abside di S. Simpliciano a Milano e nella stanca Assunzione (1522) di Brera.