In mineralogia concrezione minerale che riempie la cavità di una roccia; le a. sono sempre di formazione posteriore a quella della roccia e, se numerose, conferiscono a questa la tessitura amigdaloide.
Denominazione comune a formazioni anatomiche, di diversa natura, che nell’aspetto esteriore ricordano una mandorla: prendono tale nome principalmente l’a. o tonsilla (➔) palatina, l’a. del cervelletto e un nucleo del telencefalo.
Nucleo dell’a. Piccolo nucleo di sostanza grigia situato tra il nucleo lenticolare e il lobulo dell’ippocampo, in cui penetra con l’apice raggiungendone lo strato grigio corticale; si ritiene che partecipi nell’integrazione di determinati stati emotivi.
Si chiama amigdalectomia l’ablazione chirurgica dell’a. del lobo temporale del cervello o sua coagulazione con il metodo stereotassico. Oltre che per esigenze sperimentali sull’animale, è stata praticata in determinate forme di epilessia temporale.
Utensile a forma di mandorla usato dai cacciatori del Paleolitico inferiore (ca. 450.000-100.000 anni fa); tratto da pietra dura e più raramente ossi mediante scheggiatura sulle due facce (v. fig.), ha vertice generalmente appuntito e margini laterali taglienti, con tallone talvolta assottigliato dal ritocco per facilitare l’immanicatura.