Regista e sceneggiatore iraniano (n. Abadan 1946). Dopo un’infanzia difficile, ancora adolescente ha iniziato a lavorare come fotografo di scena. Ha debuttato alla regia all’inizio degli anni Settanta con Khodahafez rafigh (Arrivederci amico, 1971), ma ha ottenuto i primi riconoscimenti con Davandeh (Il corridore, 1985, premiato al Nantes Film Festival) e Āb, bād, khāk, (Acqua, vento, sabbia, 1987), divenendo uno degli esponenti principali della nouvelle vague iraniana (insieme con A. Kiarostami, B. Beyza’i e J. Panahi, tra gli altri). Trasferitosi negli Stati Uniti (anche per sfuggire alla censura iraniana), ha girato la trilogia composta da Manhattan by numbers (Manhattan in cifre, 1993), A, B, C… Manhattan (1997) e Marathon (2002). Tra gli ultimi lavori si ricordano Vegas: based on a true story (2008), Cut (2011) e Monte (2016), tutti caratterizzati dal suo stile particolare, sempre in bilico tra cinema-verità e finzione.