(gr. ἀνάγκη) Voce greca antica che significa «la necessità», «il fato». Assurta da idea astratta al rango di divinità, ebbe a Corinto un santuario in unione con Bia.
Nella teologia orfica ebbe il valore di potenza cosmogonica. In Platone (Repubblica, X, 617 c) appare come madre delle Moire.
ananche
(o ananke) s. f. [dal gr. ἀνάγκη, corrispondente al lat. necessĭtas]. – La necessità, il fato, presso gli antichi Greci: una soave a. ci conduce (Pascoli). Fu anche venerata come divinità, con un santuario a Corinto.