• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

Moire

Enciclopedia on line
  • Condividi

(gr. αἱ Μοῖραι) Le dee del destino nella mitologia greca. In Omero la M. è una sola, ma già in Esiodo sono tre: Cloto, la ‘filatrice’ della vita; Lachesi, la ‘fissatrice della sorte’ toccata all’uomo; Atropo, la ‘irremovibile’ fatalità della morte. Sono figlie di Zeus e di Temi; secondo un’altra genealogia sono figlie della Notte. Presiedono ai tre momenti culminanti della vita umana: nascita, matrimonio, morte. La ineluttabilità cieca delle M. è come una forza che frena il potere degli dei, espressione della fissità delle leggi fisiche e morali, come appare in Eschilo, soprattutto nell’Orestea, e anche in Sofocle. Successivamente i Greci concepirono il destino come placabile per mezzo dell’espiazione, specialmente con il diffondersi delle religioni misteriche e con l’orfismo. Le M. ebbero culto dovunque. Esse rassomigliano alle Chere senza divenire, come quelle, demoni violenti e sanguinari. A Roma furono dette Parche.

Le M. erano già raffigurate in età arcaica sulla celebre arca di Cipselo; compaiono nel cratere François (Firenze, Museo archeologico), ma in numero di quattro e senza attributo, oltre a varie generiche rappresentazioni sulla ceramica del 6°-4° sec. a.C. Nel puteale neoattico di Madrid e nella copia della lastra di Tegel appaiono in figure di tipo classicheggiante. Partecipano alla gigantomachia nel fregio dell’ara di Pergamo e appaiono in diverse scene sui sarcofagi romani.

Vedi anche
Lachesi (gr. Λάχεσις) Una delle tre mitiche Moire greche (le Parche dei Romani), «colei che assegna la sorte» a ciascuno degli uomini. Parche (lat. Parcae) Divinità della mitologia classica. In origine, presso i Latini antichi si ebbe una sola Parche, dea che presiedeva alle nascite, poi se ne ebbero tre, assimilate alle Moire greche, divinità che presiedevano al destino dell’uomo dalla nascita alla morte. Chere (gr. Κήρ, pl. Κῆρες) Figure mitologiche, la cui personificazione è assai varia e incerta; in origine figurazioni delle afflizioni della vecchiaia e della morte, tendono ad assumere una sia pur debole configurazione già in Omero; in Esiodo abbiamo una sola Kήρ, figlia, con Moros e con Thànatos, della ... Erinni (gr. ᾿Ερινύς) Nella mitologia classica, divinità messa in relazione con il mondo sotterraneo. Figlia della Terra o della Notte, punisce chi viola l’ordine morale e vendica i delitti di sangue. A una o più Erinni alludono Omero e i poeti posteriori: secondo la Teogonia esiodea le Erinni sorsero dalle ...
Categorie
  • MITOLOGIA in Religioni
  • MITOLOGIA in Letteratura
Tag
  • ESPIAZIONE
  • ORFISMO
  • ESCHILO
  • SOFOCLE
  • LACHESI
Altri risultati per Moire
  • MOIRE
    Enciclopedia Italiana (1934)
    (da μείρομαι "ho in parte, in sorte") Nicola Turchi Sono le dee del destino (μοῖρα), ossia di quella potenza incontrollabile, la quale regola la sorte, buona o cattiva, della vita d'ogni uomo, dalla nascita alla morte. In Omero la Moira, detta anche αἴσα, è concepita come una sola (ma in Il., XXIV, ...
Vocabolario
moiré
moire moiré ‹mu̯aré› agg. e s. m., fr. [part. pass. di moirer, der. di moire (v.); termine equivalente all’ital. marezzato]. – 1. agg. e s. m. Di tessuto (e anche di tela o carta per legature di libri) cui è stato conferito il particolare...
moire
moire ‹mu̯àar› s. f., fr. [dall’ingl. mohair (v.)]. – Tipo di seta con speciali effetti di marezzatura. Ormai disusati gli adattamenti ital. amoerro, amoerre, moerro, moerre, muerre.
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali