Uomo politico, organizzatore sindacale, pubblicista inglese (Tredagar, Galles, 1897 - Asheridge, presso Chesham, 1960). Figlio di minatore e minatore egli stesso, deputato dal 1929 per il partito laburista di cui rappresentò l'ala sinistra, durante la seconda guerra mondiale si oppose alla politica del governo di coalizione, e al congresso laburista di Londra del dic. 1944 criticò aspramente la corresponsabilità dei suoi compagni di partito, e in particolare di Bevin, per l'intervento in Grecia. Nel dopoguerra fu strenuo assertore delle nazionalizzazioni e della riforma della Camera dei Pari. Ministro della Sanità (1945) nel gabinetto Attlee, redasse lo "Health Act" approvato nel 1948, che realizzava il piano Beveridge di assistenza sanitaria obbligatoria, universale, gratuita. Dal 17 genn. 1951 ministro del Lavoro e del Servizio nazionale, si dimise il 21 apr. 1951, perché contrario alla politica del riarmo. Successivamente diresse la frazione del Labour Party favorevole a una politica d'intesa con l'URSS e le democrazie popolari. La corrente "bevanista" riportava un importante successo nelle elezioni al Comitato esecutivo del partito del 3 ott. 1952; ma il 30 successivo cessava di esistere come frazione autonoma. Nel marzo 1955 B. fu espulso dal gruppo parlamentare, restando però nel partito. Ha lasciato un volume di memorie (In place of fear, 1952).