LUCIO, Annibale (Lucić)
Scrittore dalmata, nato a Lesina verso il 1485 e morto nella stessa città il 14 dicembre 1553. Studiò a Roma e a Padova, nella quale città si laureò in giurisprudenza. In gioventù scrisse poesie amorose sotto l'influsso della lirica petrarchesca del Bembo e dell'Ariosto. Compose anche epistole in versi; tradusse una delle Eroidi di Ovidio e scrisse anche qualche verso italiano. L'opera sua principale è Robinja (Schiava, 1556): dramma romantico di una principessa ungherese, rapita da briganti e liberata a Ragusa dal suo innamorato. Il L. è poeta di sentimenti aristocratici, ma non avverso al popolo; sa fondere assieme elementi colti e popolari e dar loro nuova impronta. Educato al gusto del Rinascimento italiano, cura e apprezza la vivezza e la plasticità della forma poetica.
Ediz.: Pjesme P. Hektorovira i H. Lucića (Poesie di P. H. e di A. L.), in Stari Pisci Hrvatski (Antichi scrittori croati), VI, Zagabria 1874.