antenne
Far viaggiare i segnali senza cavi
L'antenna è presente in tutti gli apparecchi che emettono o ricevono segnali attraverso lo spazio senza utilizzare cavi: dalla radio alla TV a Internet. A seconda del tipo di segnale per cui sono impiegate, le antenne possono avere forme e dimensioni molto diverse ‒ da un semplice filo metallico a una grande superficie parabolica ‒, ma tutte le antenne funzionano secondo gli stessi principi di base
Un'antenna è un dispositivo utilizzato per la trasmissione o la ricezione di onde elettromagnetiche, cioè perturbazioni, causate da cariche elettriche, che si propagano nello spazio trasportando i segnali televisivi, radiofonici o dei telefoni cellulari. L'antenna può essere trasmittente o ricevente a seconda che sia usata per inviare onde a distanza o per captarle. Qualunque antenna può funzionare sia da trasmittente sia da ricevente e alcune, come quelle dei telefoni cellulari o dei modernissimi sistemi wi-fi (sigla di wireless fidelity) per connettersi a Internet senza fili, svolgono contemporaneamente entrambe le funzioni.
La funzione di un'antenna è di mettere in collegamento un apparecchio elettrico con lo spazio circostante. Un'antenna trasmittente è collegata a uno dei suoi estremi a un generatore di corrente elettrica: la corrente percorre l'antenna e produce onde, che vengono emesse verso lo spazio circostante. L'antenna ricevente funziona in modo inverso: quando viene colpita dalle onde che viaggiano nell'aria, si produce al suo interno una corrente elettrica, e questa arriva a un dispositivo in grado di decodificare il segnale e trasformarlo in immagini o suoni.
Tutte le antenne sono fatte di un materiale che conduce elettricità, il quale di solito è un metallo, ma le forme e le dimensioni possono essere molto diverse a seconda del tipo di onde che devono trasmettere e dell'uso a cui sono destinate. Un'antenna può anche essere costituita da un semplice filo disteso lungo un muro, come quelle utilizzate da alcuni impianti stereo, o essere nascosta all'interno dell'apparecchio, come in molti telefoni cellulari e nei computer portatili o palmari.
Le piccole radio, le autoradio o i telefoni cellulari utilizzano per esempio antenne a stilo: bacchette metalliche di cui un'estremità è collegata all'apparecchio ricevitore.
L'antenna più usata per la ricezione delle trasmissioni televisive, quella che si trova di solito sui tetti delle case, si chiama Yagi, ed è costituita da diverse bacchette metalliche parallele tra loro.
L'antenna parabolica è una particolare antenna che viene usata per le trasmissioni a grande distanza, come quelle via satellite, e serve per concentrare la trasmissione o la ricezione in una direzione precisa.
L'antenna più semplice è l'antenna hertziana, utilizzata tuttora nei trasmettitori e ripetitori per telefoni cellulari. La lunghezza di ognuno dei due bracci è pari a un quarto della lunghezza d'onda da trasmettere.
L'antenna Yagi è utilizzata per ricevere le trasmissioni televisive: è costituita da diversi elementi paralleli di lunghezza e spaziatura adeguata. Quello collegato all'impianto televisivo è detto dipolo; gli altri elementi, detti direttori e riflettori, servono a indirizzare il segnale.
L'antenna parabolica è usata quando è necessario concentrare il massimo della potenza in una direzione precisa, in particolare nelle trasmissioni a grande distanza via satellite: da un'antenna eccitatrice, il segnale viene inviato su una superficie curva, che lo riflette verso lo spazio.
Un computer può essere dotato di un dispositivo wi-fi che, grazie a una piccola antenna invisibile dall'esterno, lo mette in collegamento con un terminale della rete Internet evitando di utilizzare fili.