Farmaci intesi a prevenire o a combattere l’ulcera peptica. Mirano, a seconda dei casi, a neutralizzare l’esagerata acidità del succo gastrico, a frenarne la secrezione o ad accelerare i processi riparativi. Fra i tanti figurano gli antiacidi, il carbenoxolone, gli anticolinergici. Un nuovo approccio medico si è affermato per il trattamento dell’ulcera peptica grazie alla dimostrazione che un batterio, Helicobacter pylori (➔ Helicobacter), è all’origine di molte affezioni gastriche, tra le quali l’ulcera stessa. Un sostanziale progresso nel trattamento dell’ulcera peptica si è avuto con l’introduzione, in terapia, di molecole antagoniste selettive dell’istamina (cimetidina, ranitidina, famotidina e altre) che bloccano i recettori istaminici H2. Un altro composto che ha esteso la gamma dei prodotti a. è l’omeprazolo. In particolare, se durante un’indagine mediante esofagogastroduodenofibroscopia si riscontra positività all’infezione da Helicobacter pylori coinvolgente la mucosa esplorata, la terapia prevede l’associazione all’omeprazolo di antibiotici che sono in grado di condurre alla guarigione definitiva dell’ulcera peptica stessa.