Pedagogista e scrittore (Belopol´e, Char´kov, 1888 - Mosca 1939). In contrasto con i pedagogisti del primo periodo rivoluzionario, fautori dell'"educazione libera", M. propugnò una "pedagogia della lotta", cioè una forma di educazione autoritaria per la formazione dell'uomo sovietico e applicò le sue teorie in qualità di direttore della "Colonia di lavoro Gor´kij".
Maestro elementare dal 1905, direttore didattico dal 1917; gli fu affidata la direzione di quella che egli stesso più tardi denominò "Colonia di lavoro Gor´kij", sorta nel 1920 presso Poltava, per la rieducazione dei bezprizornye, ragazzi che a causa della guerra e della rivoluzione si trovavano abbandonati; i sistemi estremamente rigidi usati da M. gli procurarono però molte critiche e avversioni, cosicché, nonostante i buoni risultati ottenuti e gli elogi di Gor´kij, M. nel 1928 ne fu allontanato. Tuttavia fu in seguito chiamato a dirigere la "Comune Feliks Dzeržinskij", in un sobborgo di Char´kov.
Trattando della sua esperienza alla "Colonia Gor´kij", in Pedagogičeskaja poema ("Poema pedagogico", in 3 parti, 1933-35), la sua opera maggiore, M. sostiene che la rieducazione dei ragazzi traviati è possibile attraverso un ricondizionamento capace di immetterli in un'autentica e impegnativa esperienza sociale. Questa si può realizzare, secondo M., con la costituzione di una comunità di ragazzi, nella quale essi, attendendo con rigida disciplina, spirito di emulazione personale e di squadra, a un lavoro produttivo e salariato, ritraggano il senso e il valore del "collettivo". Negli ultimi anni di vita di M., avendo il sistema dell'"educazione libera" perso totalmente credito presso le autorità scolastiche sovietiche, i principi makarenkiani furono adottati ufficialmente. Notevole anche la sua attività letteraria, che comprende racconti (Čest´ "Onore", 1937-38), romanzi (Puti pokolenija "Le vie della generazione", 1933-35), commedie, soggetti cinematografici e critica (Literatura i obščestvo "Letteratura e società"). Ha lasciato un importante libro di ricordi: M. Gor´kij v moej žizni ("M. Gor´kij nella mia vita").