Antonino arcivescovo di Firenze, santo. - Domenicano (al secolo, Antonino Pierozzi; Firenze 1389 - Montughi 1459), fu assai versato in diritto canonico e scrisse di teologia morale, ascetica e storia. Come arcivescovo di Firenze, riorganizzò la diocesi e si schierò contro i Medici a difesa delle libertà del popolo.Venne canonizzato nel 1523 e nel 1960 fu proclamato dottore della Chiesa.
Discepolo del beato Giovanni Dominici, si fece domenicano nel 1405 a Cortona; priore in vari conventi dell'ordine, poi vicario generale degli Osservanti per l'Italia (1437-46), dal 1439 fu priore del convento di S. Marco a Firenze, che egli riedificò e ampliò, dirigendo l'opera del Beato Angelico e dotandolo della biblioteca originata dal lascito di N. Niccoli. Arcivescovo di Firenze (1446), riorganizzò la diocesi, tenne il sinodo metropolitano (1451), difese contro i Medici le libertà popolari (1458). Fu sepolto in S. Marco (nel 1589 la salma fu traslata nella cappella appositamente erettavi dal Giambologna); canonizzato nel 1523 da Adriano VI e proclamato nel 1960 da Giovanni XXIII dottore della Chiesa; festa, 10 maggio.
Versatissimo in diritto canonico (fu detto "A. dei consigli"), scrisse in latino e in volgare di teologia morale (Confessionale, in tre parti, tra cui Omnis mortalium cura o Specchio di coscienza per i fedeli; Summa moralis, importante sotto l'aspetto non solo teologico, ma anche etico-economico), di ascetica (Opera a ben vivere, dedicata probabilmente a Dianora e Lucrezia Tornabuoni, pubbl. 1858, 1926; Regola di vita cristiana; 24 Lettere, pubbl. 1859) e di storia (Chronicon o Summa historialis, intesa come illustrazione storica e seconda parte della Summa moralis), sermoni, ecc. Fu detto il santo dell'umanesimo, sebbene allo spirito e alla cultura umanistica fosse per molti versi estraneo.