Missionario cristiano dell'età apostolica, attivo in Efeso, quindi a Corinto - ove si formò sotto il suo nome un partito, originando i dissidî che provocarono l'intervento di s. Paolo - e nuovamente in Efeso. Secondo la notizia degli Atti (18, 24-19, 7), su cui molto si è affaticata la critica, era un ebreo alessandrino, e conosceva soltanto "il battesimo di Giovanni"; gli fu attribuita (da Lutero, seguito da parecchi moderni) l'epistola Agli Ebrei e (da qualche altro) il libro della Sapienza o il IV Vangelo. Tradizioni posteriori lo fanno vescovo di Corinto, di Tiro, di Cesarea, di Durazzo, di Colofone, di Iconio; talvolta è detto apostolo. Festa, 9 dicembre.