Prefetto del pretorio dell'imperatore Numeriano, di cui era suocero. Nell'autunno del 284 d. C. uccise l'imperatore: fu perciò personalmente giustiziato da Diocleziano, acclamato successore dell'imperatore assassinato.
D'origine gallica, fu uno dei retori più famosi dell'epoca di Vespasiano. È noto dal dialogo tacitiano De oratoribus, dov'egli difende la nuova eloquenza. Fu questore, pretore e tribuno, e secondo il Cichorius, fu appunto come tribunus laticlavius, agli ordini di Claudio, ch'egli ebbe occasione di vedere ...
buio
bùio agg. e s. m. [lat. *burius «rosso scuro»]. – 1. agg. a. Oscuro, senza luce: strada, stanza b.; letter., i regni b., l’inferno (in Dante: luoghi b., valle b.); nella b. notte; tempo, cielo b., molto nuvoloso; fig., un avvenire...