Gruppo formato dagli architetti inglesi W. Chalk (1927-1988), P. Cook (n. 1936), D. Crompton (n. 1935), D. Greene (n. 1937), R. Herron (1930-1994) e M. Webb (n. 1937). Dagli anni 1960, con la rivista omonima, ha svolto ricerche e progetti d’avanguardia, non privi di ironia e connessioni con la cultura pop, sul problema della ristrutturazione urbana, considerando la città come unica forma possibile e attuale di intervento a vari livelli (tipologia, immagine, tecnologia, design). Il progetto della Plug-in City (1963-64), che propone utopiche soluzioni basate su un concetto meccanicistico di sistemi e sottosistemi (flussi energetici senza luogo, megastrutture), così come gli altri progetti del gruppo (The walking city, 1964; Instant city, 1969 ecc.), e i modelli della Capsula Gasket di R. Herron e della casa-bozzolo di D. Greene hanno sollevato accese polemiche, vivacizzando il dibattito architettonico degli anni 1960.