Fratellastro di Attalo III, re di Pergamo che morendo (133 a. C.) aveva lasciato il suo regno al popolo romano, si ribellò a quelle disposizioni testamentarie. La rivolta mosse dalla piccola località di Leuce, tra Smirne e Focea, coinvolgendo notevole parte dell'Asia Minore. I Romani spinsero all'intervento contro di lui i regoli di quella regione: più tardi inviarono P. Licinio Crasso Muciano (131), che però venne ucciso, e poi M. Perpenna che costrinse A., asserragliato in Leuce, ad arrendersi. Condotto a Roma, A. fu ucciso per ordine del Senato.