Filosofo italiano (Napoli 1878 - Pisa 1959); prof. di filosofia teoretica all'univ. di Pisa (1922-48), di cui fu anche rettore (1927-35); deputato al parlamento (1934) e accademico d'Italia (1939). Il suo pensiero, nell'ambito dell'attualismo di G. Gentile, si andò orientando sempre più verso lo spiritualismo teistico, incentrato nel concetto e valore della persona umana: La vita dello spirito (1921; 2a ediz. 1940); La religiosità dell'arte e della filosofia (1934); Il mito del realismo (1936); Perché credo (1950); Alla ricerca di me stesso (1951); Cattolicesimo e pensiero moderno (1953); Che cos'è la metafisica. Polemiche e ricostruzione (1956); Studi gentiliani (1958); Le ragioni della fede (1959); Dalla vita dello spirito al mito del realismo (1959). Tra i suoi scritti di storia della filosofia si ricorda La filosofia di G. Locke (2 voll., 1920-21); gli si deve una traduzione della Metafisica di Aristotele (1928).