Storico dell'antichità (Caraglio 1908 - Londra 1987). Prof. univ. dal 1936, titolare di storia romana a Torino, fu costretto dalle leggi razziali a rifugiarsi in Inghilterra (1938). Dal 1951 ha insegnato storia antica all'univ. di Londra; dal 1975 sino alla morte nelle più prestigiose università statunitensi (Chicago, Harvard, Yale). È stato inoltre, dal 1964, tra i docenti emeriti della Scuola normale superiore di Pisa. Socio nazionale dei Lincei (1961). I suoi lavori, segnati da passione e da forte impegno civile, si caratterizzano non solo per una straordinaria erudizione e conoscenza del mondo antico nei suoi più differenti aspetti, ma anche per lo sforzo continuo di concepire la storia degli studî dell'antichità in relazione all'ambiente culturale che li ha prodotti. Tra le opere: Prime linee di storia della tradizione maccabaica (1931); L'opera dell'imperatore Claudio (1932); Filippo il Macedone (1934); Lo sviluppo della biografia greca (1974); Saggezza straniera (1980); Sui fondamenti della storia antica (1984). Molti suoi studî sono poi raccolti nella serie Contributi alla storia degli studi classici (8 voll., 1955-87). Ha curato anche una raccolta di saggi: The conflict between paganism and christianity in the fourth century (1963; trad. it. 1968).