FARINELLI, Arturo
Storico della letteratura, nato a Intra il 30 marzo 1867. Studiò filologia romanza a Zurigo e poi a Parigi sotto Gaston Paris; è uno dei maggiori rappresentanti degli studî di letteratura comparata (Die Beziehungen zwischen Spanien u. Deutschland in d. Literatur, Berlino 1892; Grillparzer und Lope de Vega, Berlino 1894; Don Giovanni, Torino 1896; Guillaume de Humboldt et l'Espagne, Parigi 1898; 2ª ed., con Goethe et l'Espagne, Torino 1924; Baltasar Gracián y la literatura de corte en Alemania, Madrid 1900; Dante, Petrarca, Boccaccio in Spagna, Torino 1905-06; Calderón y la música en Alemania, Madrid 1907; Dante e la Francia: dall'età media al secolo di Voltaire, Milano 1908; e cfr. anche i saggi riuniti più tardi nel volume Dante in Spagna, Francia, Inghilterra, Germania, Torino 1922). Già professore dal 1896 al 1904 all'università di Innsbruck, nel 1907 passò alla cattedra di letteratura tedesca nell'università di Torino, dove fondò una scuola dalla quale uscirono quasi tutti i germanisti italiani della nuova generazione. Temperamento romantico egli stesso, esercitò con i suoi studî sul romanticismo (L'umanità di Herder e il concetto della razza, ecc., Torino 1919; Il romanticismo in Germania, 2ª ed., Bari 1923; Hebbel e i suoi drammi, Bari 1912; a cui si aggiunsero più tardi i 3 voll. di Il romanticismo nel mondo latino, Torino 1927) un'influenza che si estese anche di là dal mondo accademico, ad es. sugli scrittori del gruppo della Voce. Un altro gruppo di suoi scritti è volto a studiare alcune fra le maggiori figure della moderna vita spirituale italiana ed europea (P. Heyse, Monaco 1913; La vita è un sogno, Torino 1916; Michelangelo e Dante, ivi 1918; La tragedia di Ibsen, Bologna 1923; Byron e il byronismo, Bologna 1924; Petrarca, Manzoni, Leopardi, Torino 1925; Foscolo, Berlino 1928; Discorsi bresciani, Padova 1926; Poesia germanica, Milano 1927; Aufsätze, Reden und Charakteristiken zur Weltliteratur, Bonn 1925; F. Mistral, Roma 1930, ecc.). Contemporaneamente diede ulteriore svolgimento ai suoi studî di letteratura spagnola (Ensayos y discursos de crítica literaria hispano-europea, Roma 1926, voll. 2; Viajes por España y Portugal, 2 voll., Madrid 1921-30; Italia e Spagna, Torino 1929, voll. 2; Goethes Aufführungen spanischer Dramen in Weimar, Heidelberg 1930), alla cui ripresa offersero occasione anche i cicli di lezioni tenuti in università e accademie iberiche e ibero-americane (cfr. Conferencias brasileiras, S. Paolo del Brasile 1930, ecc.). Nel centro di questa molteplicità d'interessi è sempre la sua personalità impetuosa e commossa; e, a parte i risultati delle singole indagini, l'opera del F. è intesa a rappresentare il valore che gli studî hanno - di là da ogni problema di metodi - per l'elevazione spirituale di colui che vi attende. Dal 27 settembre 1929 è accademico d'Italia e dal 1931 presidente dell'Istituto culturale italo-germanico di Colonia (Petrarca-Haus).
Bibl.: Bibl. completa fino al 1920 in A. F., L'opera di un maestro, a cura di G. A. Alfero, G. Amoretti, L. Vincenti, Torino 1920; G. Bertoni, A. F., in Onoranze ad A. F., Torino 1929; G. Ravegnani, I contemporanei, Torino 1930; G. Papini, 24 cervelli, 7ª ed., Firenze 1929; A. F., in Annuario R. Acc. d'Italia, II, Roma 1931, pp. 147-161, con bibliogr. fino al 1930.