ASCOLI Piceno (IV, p. 811)
Condizioni economiche (p. 812). L' industria del seme bachi sino al 1933-34, prima cioè che si delineasse la crisi dell'industria serica, aveva assunto uno sviluppo notevolissimo tanto che la produzione dello stesso seme, effettuata dai numerosi stabilimenti ascolani, rappresentava i due terzi dell'intera produzione nazionale. Detto sviluppo trova la sua ragione nelle favorevolissime condizioni climatiche e atmosferiche della vallata del Tronto, tali da eliminare le malattie del baco da seta. Data l'importanza assunta da Ascoli nella produzione del seme bachi, fino dal 1920 vi è stata impiantata una delle due regie stazioni sperimentali per la bachicoltura e la gelsicoltura che esistono in Italia.
Fra le principali opere pubbliche eseguite in Ascoli dal 1923 in poi si ricordano:
a) l'apertura della Via Trieste e del Lungotronto Bonservizi, intesa a costituire un più facile accesso tra il centro della città e il nuovo quartiere Vittorid Veneto, posto sulla riva sinistra del fiume Tronto, con la costruzione di un ponte monumentale sul detto fiume;
b) l'apertura della Via Giuseppe Sacconi, in direzione del ponte monumentale, intesa, anch'essa, a dare un più diretto collegamento tra la parte orientale della città e il quartiere Vittorio Veneto;
c) la costruzione della Via Adua da Porta Romana a Piazza Roma, costituente la traversa interna della strada statale Salaria, costruzione resa indispensabile dall'incremento del traffico sulla strada statale che, prima, , attraversava la città per il Corso Umberto I, di insufficiente larghezza. Le predette aperture e costruzioni di nuove vie hanno facilitato e provocato sistemazioni edilizie di notevole importanza e un risanamento igienico del centro;
d) la costruzione di un particolare piano regolatore per la costruzione del nuovo quartiere Vittorio Veneto;
e) la formazione di un piano di ampliamento, su una superficie complessiva di ha. 63, in contrada Caldaie, situata a oriente della città, in prossimità della stazione ferroviaria, ove è sorto e si sta sviluppando il quartiere Luigi Luciani;
f) la rinnovazione di una parte della fognatura cittadina e della pavimentazione delle vie interne;
g) la costruzione di 11 edifici scolastici, il più notevole dei quali, costruito per l'Istituto tecnico commerciale (architetto Pilotti), ha reso possibile il risanamento di una larga zona del centro della città e l'isolamento delle absidi del monumentale tempio di S. Pietro Martire del sec. XIV-XV;
h) la sistemazione igienico-edilizia, in corso, della zona contigua al tempio monumentale di S. Francesco (sec. XIII-XIV) con la demolizione dell'ex-convento, ridotto in pessime condizioni, e la costruzione, sull'area di risulta, di un palazzo per l'Istituto nazionale delle assicurazioni;
i) la costruzione, su amena collina posta a nord-est della città, di un grande ospedale sanatoriale, capace di 250 letti, effettuata dall'Istituto nazionale fascista per la previdenza sociale;
l) l'8 gennaio 1938 è stato iniziato l'acquedotto consorziale "Luigi Razza" con la captazione delle sorgenti di Pescara di Arquata; l'acquedotto, oltre al capoluogo, porterà acqua a 15 comuni della vallata del Tronto;
m) in occasione del bimillenario di Augusto sono stati eseguiti lavori di consolidamento al ponte romano nel borgo Solestà;
n) è imminente la costruzione del Palazzo di giustizia in Via Adua.
Infine è allo studio il piano regolatore generale della città, reso indispensabile per coordinare le sistemazioni parziali sinora eseguite per inderogabili esigenze della viabilità e dell'edilizia cittadine e provvedere alle altre.
Arte (p. 813). - Le arti minori vantano il più insigne orafo della regione, Pietro Vanini, fantasioso decoratore sulla direttiva gotica.
Fra i monumenti moderni sono anche da ricordare i palazzi Tarlazzi e del R. Istituto tecnico commerciale, di V. Pilotti, e quelli della Cassa di risparmio e delle Regie Poste, di C. Bazzani.
Storia (p. 814). - Sulle origini della città hanno portato nuova luce alcuni avanzi della sua cinta, rinvenuti a breve distanza dalle mura attuali e che sono stati riferiti al sec. V-IV a. C.
Interessanti documenti dell'assedio posto ad Ascoli da Pompeo Strabone sono i numerosi esemplari di ghiande missili rinvenute nei pressi della città (conservate al Museo civico) con iscrizioni che comprovano il numero delle legioni che parteciparono all'assedio.
La provincia di Ascoli Piceno (p. 815). - La superficie agraria forestale è di ha. 191.244, l'annua produzione agraria media per i principali prodotti è la seguente:
Anche in provincia sono state condotte a termine, o sono in via d'esecuzione, importanti opere pubbliche intese soprattutto al miglioramento della viabilità locale e provinciale. Da ricordarsi anche le sistemazioni igienico-edilizie compiute nei centri balneari e il completamento del porto peschereccio a San Benedetto del Tronto.
Bibl.: Per le vedute prospettiche aggiungere: planimetria di Emidio Ferretti, Asculum Picenum, incisione in rame 75 × 54, anno 1646. Per l'età antica, I. Gentile, in Rivista storica italiana, I (1884), fasc. 3°. Per la parte artistica, C. Mariotti, Saggi di storia ed arte Ascolana, Ascoli Piceno 1932. Per la storia medievale e moderna: C. Mariotti e G. Tucci, Iscrizioni medioevali ascolane, Ascoli Piceno 1922; C. Mariotti, Cenni storici e artistici sul Palazzo del Popolo in Ascoli Piceno, ivi 1900; id., Il Palazzo del comune in Ascoli Piceno, ivi; id., Il monastero e la chiesa di S. Angelo in Ascoli Piceno, ivi 1920; L. Toth e M. Battistrada, Antonio Bonfini, ivi 1928.