Antica farsa romana con maschere fisse (per es. Bucco, Dossenno, Macco, Pappo) e dallo spirito grossolano. Ebbe dapprima linguaggio e carattere popolare e contadinesco; prese forma letteraria al tempo di Silla e si usò recitarla dopo la tragedia, sull'esempio del teatro greco. Uno dei più noti cultori di a. fu L. Pomponio (1° sec. a.C.).