Storico e filologo (Tobbiana, Pistoia, 1810 - Firenze 1883); educato in seminario, insegnò latino a Prato, dove collaborò anche a una raccolta di classici latini. Di idee liberali, prese parte ai moti toscani, e diresse L'Alba e la Rivista di Firenze. In quel periodo (1848) compilò il nucleo di una serie di biografie patriottiche, I Martiri della libertà italiana dal 1794 al 1848, sempre accresciuta in successive edizioni. Insegnò quindi storia a Lugano, accettò poi (1859) la direzione della Biblioteca Magliabechiana a Firenze, e poco dopo passò a insegnare letteratura latina in quell'Istituto di studî superiori. La sua opera maggiore è la Storia d'Italia dall'origine di Roma all'invasione dei Longobardi (4 voll., 1861). Pubblicò inoltre una raccolta di Proverbî latini (3 voll., 1879-83), oltre a scritti minori. Senatore dal 1865, socio naz. dei Lincei dal 1875.