Scrittrice, sceneggiatrice e attivista politica somala naturalizzata olandese (n. Mogadiscio 1969). Proveniente da una famiglia di fede islamica, ha trascorso l’adolescenza tra Somalia, Etiopia, Kenya e Arabia Saudita. Sottoposta a infibulazione a cinque anni e costretta a un matrimonio combinato, nel 1992 ha ottenuto asilo come rifugiata politica in Olanda, dove nel 2000 ha conseguito la laurea in Scienze politiche, elaborando nel corso degli anni una posizione di aperta critica contro gli estremismi ideologici dell’islamismo che dal 2003 ha sostenuto nel Parlamento olandese come deputato del Partito popolare per la libertà e la democrazia. Autrice nel 2004 della sceneggiatura del cortometraggio Submission, potente atto di denuncia contro gli abusi subiti dalle donne islamiche che è costato la vita al suo regista T. van Gogh, ucciso ad Amsterdam da un fondamentalista, nel 2006 si è dimessa dalla carica parlamentare per trasferirsi negli Stati Uniti, dove attualmente lavora presso il centro studi American enterprise institute. Nei suoi scritti – tra i quali vanno citati: De Zoontjesfabriek over vrouwen, Islam en integratie, 2002; De Maagdenkooi, 2004, trad. it. Non sottomessa. Contro la segregazione nella società islamica, 2005; i testi autobiografici Mijn Vrijheid, 2006, trad. it. Infedele, 2007 e Nomad: from Islam to America. A personal journey through the clash of civilizations, 2010, trad. it. Nomade, 2010; il romanzo scritto in collaborazione con A. Gray Adan & Eva, trad. it. Se Dio non vuole, 2008; Ketters, 2015, trad. it. Eretica: cambiare l'Islam si può, 2015 – l’attivista politica ha sostanziato la sua lotta contro l’Islam identificando come radici ideologiche del fondamentalismo alcuni precetti cardinali della sua dottrina, e auspicando sostanziali riforme teologiche in grado di scoraggiare i giovani dall'unirsi al jihad.