Donna politica cilena (n. Santiago del Cile 1951). Sequestrata e torturata (1975) dopo il golpe di A. Pinochet (1973), B. visse in esilio fino al 1979. Medico, dopo la transizione democratica (1990) è entrata nella vita politica: è stata ministro della Sanità (2000) e della Difesa (2002). Candidata socialista di Concertación democrática, dal genn. 2006 al marzo 2010 ha rivestito la carica di presidente della Repubblica; è stata la prima donna cilena a cui sia stato affidato il mandato presidenziale, al termine del quale le è subentrato S. Piñera. Direttrice esecutiva dell'Onu donne dal 2010, nel marzo 2013 ha rassegnato le dimissioni da questa carica e annunciato la sua candidatura alle elezioni presidenziali; alle primarie svoltesi il 30 giugno per scegliere i candidati ha ottenuto una vittoria schiacciante, ricevendo il 73% delle preferenze. Al primo turno delle consultazioni presidenziali, tenutesi nel novembre 2013, la donna politica ha ottenuto il 46,8% dei consensi contro il 25,1% aggiudicatosi dalla sua sfidante, l'esponente del centrodestra E. Matthei; il successo è stato confermato al ballottaggio svoltosi nel mese successivo, in cui ha ricevuto il 62,7% delle preferenze assumendo nuovamente la presidenza del Paese, carica nella quale nel dicembre 2017 le è nuovamente subentrato Piñera. Nell'agosto 2018 la donna politica è stata nominata alto commissario ONU per i diritti umani.