Nome letterario dello scrittore romeno Barbu Stefănescu (Delea Nouă, Bucarest, 1858 - Iaşi 1918) che fu anche avvocato e uomo politico. Si rivelò grande oratore soprattutto durante la campagna per l'intervento della Romania nella prima guerra mondiale. Le qualità artistiche del D., cui riuscì di conciliare spesso il romanticismo con il verismo più crudo, si manifestarono subito col primo volume di novelle Suliănica (1885), cui seguirono Trubadurul ("Il Trovatore", 1887), il romanzo Paraziţii ("I parassiti", 1893), Intre vis şi viaţă ("Fra sogno e vita", 1893), Hagi Tudose (1903), successivamente ridotto a dramma (1912), Stăpânia odată ("Regnava una volta", 1909). Per il teatro scrisse tre drammi storici (Apus de soare, "Tramonto", 1909; Viforul, "La Tempesta" e Luceafărul, "L'astro", 1910), la commedia Irinel (1912), il dramma psicologico A doua conştiinţă ("La seconda coscienza", post., 1922).