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Ammannati, Bartolomeo

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Ammannati, Bartolomeo. -  Scultore e architetto (Settignano 1511 - Firenze 1592), è una delle figure più rappresentative del manierismo. Di formazione eclettica ma assai sensibile all'influsso michelangiolesco nella produzione scultorea, lavorò a Venezia, Padova e Roma. Dal 1552 si dedicò anche all'architettura, operando soprattutto a Firenze: proprio qui, nel ponte di S. Trinita, A. raggiunge la vetta più alta e originale della sua arte.

Vita e opere

Entrò dodicenne nell'"accademia" di B. Bandinelli, ma si trasferì ben presto a Venezia, attratto dalla fama di J. Sansovino, il cui gusto contribuì alla formazione eclettica dell'A. scultore, sul quale, tuttavia, rimase decisivo l'influsso di Michelangelo. Dopo un breve soggiorno a Firenze, a Venezia (1537) lavorò col Sansovino a ornare la Libreria vecchia; passò quindi a Padova (1544), ove ebbe varie commissioni da M. Benavides (mausoleo agli Eremitani, 1546; statue e arco del palazzo Benavides, ora Protti). Recatosi a Roma nel 1550, vi compiva nel 1553 le statue dei sepolcri di Antonio e Fabiano Del Monte a S. Pietro in Montorio, mentre a partire dal 1552 dava inizio anche alla sua attività di architetto collaborando, con il Vignola e il Vasari, alla costruzione di Villa Giulia. Il Vasari, nel 1555, fece chiamare l'A. alla corte di Cosimo I a Firenze. L'artista, ormai maturo, vi esegue le sue opere più significative: la fontana di piazza della Signoria (concorso: 1559, costruzione: 1563-1577), l'ingrandimento di palazzo Pitti (1560-77), i palazzi Grifoni (1557-64), Giugni Ramirez (1568), il ponte a S. Trinita (1567-69). Nella fontana di piazza della Signoria il colossale Nettuno che la sormonta, statico e inarticolato, si contrappone infelicemente alla corona di figure bronzee, agili e scattanti sul bacino assai basso. Tratto saliente dell'ampliamento di pal. Pitti è il robusto cortile, a tre piani di bugnato collegato agli ordini, dove gli elementi della formazione dell'A. (Vignola, Michelangelo) vengono superati in una visione originale, che può dirsi la più viva interpretazione delle regole e del gusto di S. Serlio. Nel ponte a S. Trinita - ove tuttavia è da valutare il contributo di Michelangelo stesso - l'A. ottenne un risultato di perfetta, scattante eleganza, che esemplifica singolarmente quanto di più originale sia nella sua maniera. Nell'ultimo periodo della sua vita. l'A. svolse una vasta attività anche a Roma, dove dava i progetti per l'odierno pal. Ruspoli (iniziato nel 1586) e, sembra, per il Collegio Romano. Per i gesuiti, con i quali ebbe stretti rapporti in quest'epoca, aveva iniziato a Firenze, nel 1579, la ricostruzione della chiesa di S. Giovannino; a Lucca aveva riedificato il pal. degli Anziani (1577-81).

Vedi anche
Palazzo Pitti Complesso museale fiorentino, sito nell'omonimo palazzo, che fu residenza dei granduchi di Toscana. P.P. comprende: la Galleria Palatina, che espone le opere delle collezioni d'arte dei Medici con capolavori di Raffaello, Tiziano, Caravaggio, Pietro da Cortona ecc. disposti secondo la moda delle quadrerie ... manierismo Il complesso di esperienze artistiche elaborate tra il secondo e l’ultimo decennio del 16° sec.; nato con particolare riferimento alle arti figurative e all’architettura, il termine è stato poi esteso anche alla produzione letteraria. Arte La storiografia artistica fino al 20° secolo Nella storiografia ... Firenze Comune della Toscana (102,3 km2 con 358.079 al censimento 2011, divenuti 366.927 secondo rilevamenti ISTAT del 2020), città metropolitana e capoluogo della regione, situato a un’altezza media di 50 m s.l.m., all’estremità sud-orientale di un bacino intermontano, percorso dall’Arno, nel quale sorgono ... Baccio Bandinèlli Scultore e pittore (Firenze 1488 - ivi 1560). Allievo del padre, l'orafo Michelagnolo di Viviano de' Brandini, e poi di G. Rustici, protetto dai Medici, ebbe molte commissioni a Firenze: S. Pietro (1515, duomo), Orfeo (pal. Medici), Ercole e Caco (1534, Piazza della Signoria), monumento a Giovanni dalle ...
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  • BIOGRAFIE in Arti visive
Tag
  • COLLEGIO ROMANO
  • PALAZZO PITTI
  • SETTIGNANO
  • MANIERISMO
  • COSIMO I
Altri risultati per Ammannati, Bartolomeo
  • AMMANNATI, Bartolomeo
    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 2 (1960)
    Isa Belli Barsali Nato il15 giugno 1511 a Settignano (Firenze) da Antonio, rimase orfano del padre a dodici anni, e per vivere entrò nell'accademia di Baccio Bandinelli. Non vi rimase a lungo. Lavorò a Venezia alla scuola di J. Sansovino, attiratovi dalla sua rinomanza: l'esempio stilistico dell'artista, ...
  • AMMANNATI, Bartolommeo
    Enciclopedia Italiana (1929)
    Scultore ed architetto, nato nel 1511 a Settignano (Firenze) da Antonio Ammannati. Rimasto orfano di padre a dodici anni, entrò per campar la vita nella "accademia" di Baccio Bandinelli. Con questo presuntuoso maestro non rimase però molto tempo, attratto a Venezia dalla rinomanza di Iacopo Sansovino. ...
Vocabolario
ammanniménto
ammannimento ammanniménto s. m. [der. di ammannire]. – L’atto, il fatto di ammannire.
ammannire
ammannire v. tr. [dal got. manwjan] (io ammannisco, tu ammannisci, ecc.). – Preparare, allestire, particolarm. cibi: a. il pranzo, la cena. fig., scherz., propinare, somministrare: ci ha ammannito una conferenza noiosissima.
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