Bejaïa (fr. Bougie) Città dell’Algeria (147.076 ab. circa), capoluogo dell’omonima provincia (wilaya) (915.835 ab. nel 2008), situata verso l’estremità occidentale del golfo che da essa prende nome, in una regione a clima mitissimo, fertile e ben coltivata (agrumi, frutta, tabacco). Porto per l’esportazione di petrolio e minerali di ferro, oltre che di fosfati e prodotti agricoli (olio, vino). Attive le industrie nei settori chimico e siderurgico. Un tronco ferroviario la unisce a Beni Mansour sulla linea Algeri-Costantina; un oleodotto (lungo 720 km) la collega al giacimento petrolifero di Hassi Messaoud.
B. sorge dov’era l’antica Salde (Saldae), colonia romana dal tempo di Augusto. Ebbe molta importanza nel Regno vandalo d’Africa (5°-6° sec.) di cui costituì forse la capitale. Nel Medioevo fu sede di un principato hammadita (sec. 12°), poi fu centro culturale e politico sotto gli Almohadi. Rifugio di pirati, fu presa dagli Spagnoli nel 1509; nel 1555 passò ai Turchi, sotto i quali decadde. I Francesi la occuparono nel 1833.