Musicista ungherese (Nagyszentmiklós 1881 - New York 1945). Il linguaggio di B. si fonda su un originale rapporto fra la tradizione colta e i canti popolari che raccolse in Ungheria; successivamente egli spinse la sua arte verso conquiste più personali, diventando uno dei maggiori esponenti della musica contemporanea.Tra le composizioni, l'opera Il castello del principe Barbablu (1918) e la pantomima in un atto Il mandarino meraviglioso (1925).
Studiò con la madre e poi con L. Erkel. Si fece notare dapprima come pianista. Dopo alcune composizioni stilisticamente ancora incerte, volse i propri interessi verso lo studio del patrimonio musicale del popolo magiaro, espungendone le infiltrazioni slovacche e zingare, e insieme con Z. Kodály raccogliendo e pubblicando questo materiale, del quale è poi costituita gran parte della sua musica composta intorno al 1908 (Seconda suite, Ritratti, Images, Pezzi orchestrali op. 12, le pagine pianistiche op. 6, 8, 9, 14). Infine il B. superò il folclore, di cui aveva ormai assimilato l'aspetto positivo, spingendo la sua arte verso conquiste più personali. La sua produzione comprende l'opera teatrale Il castello del principe Barbablu (1918); i balletti Il principe di legno (1917) e Il mandarino meraviglioso (1925), composizioni orchestrali, fra cui Musica per archi, celesta e percussione (1936), tre Concerti per pianoforte e orchestra (1926, 1931, 1945), Concerto per violino e orchestra (1938), Concerto per viola e orchestra (1945) e Concerto per orchestra (1943), lavori per complessi da camera, fra cui sei Quartetti (1908, 1917, 1927, 1928, 1934, 1939), Sonata per due pianoforti e percussione (1937), Contrasti per violino, clarinetto e pianoforte (1938), musiche vocali per solisti e per coro, numerose pagine pianistiche, tra cui i pezzi didattici della raccolta Mikrokosmos (1926-37). Suoi Scritti sulla musica popolare sono stati raccolti e tradotti anche in italiano (1955).