Erba perenne (Atropa belladonna) della famiglia Solanacee. Ha radice carnosa, fusti eretti alti 1 m circa, ramificati in alto, foglie grandi, quelle dei rami accompagnate da un’altra foglia più piccola e da un fiore a corolla tubulosa, giallo-violacea alla base, violacea all’apice (fig. A). Il frutto è una bacca nero-violacea (fig. B, C), con calice accrescente in forma di stella a 5 punte. Cresce in luoghi freschi e ombreggiati dell’Europa, Asia occidentale e Africa settentrionale.
La b. è ricca di alcaloidi (atropina, iosciamina ecc.) e velenosa. In terapia si usano soprattutto le foglie e le radici delle piante in fiore, sotto forma di preparazioni farmaceutiche varie (polvere, sciroppo, decotto ecc.). L’azione farmacologica si manifesta con aumento della frequenza dei battiti cardiaci, dilatazione dei bronchi, diminuzione del tono della muscolatura intestinale e degli sfinteri, diminuzione della secrezione gastrica, salivare, sudorale, bronchiale ecc.; è quindi indicata nelle brachicardie di origine vagale, nell’asma bronchiale, in caso di spasmi intestinali o contratture degli sfinteri e in altre alterazioni metaboliche.