Poeta e scrittore francese (Rezé 1899 - Parigi 1959). Surrealista, portò con sé lo spirito combattivo del dadaismo. Dapprima militante comunista, quindi trockista, prese parte alla guerra civile spagnola a fianco degli anarchici; fuggito in Messico (1941) durante l'occupazione tedesca, rientrò in Francia nel 1948. Nella sua poesia, in cui non mancano motivi d'invettiva politica, espresse una grande libertà d'invenzione unita a una vena di ottimismo comico che lo distingue da Breton: Le passager du transatlantique (1921); Dormir, dormir dans les pierres (1926); Le grand jeu (1928), suo capolavoro; De derrière les fagots (1935); Je ne mange pas de ce pain-là (1936); Air mexicain (1952). Del 1945 è Le déshonneur des poètes (trad. it. 1965), violento pamphlet contro la letteratura della Resistenza. P. fu anche autore di prose che si distinguono per un'agile inventiva (La brebis galante, 1923; Les rouilles encagées, 1928), oltre che di una Anthologie de l'amour sublime (1956) e di una Anthologie des mythes, légendes et contes populaires d'Amérique (post., 1960). La sua produzione è riunita in Oeuvres complètes (7 voll., 1970-95).