Economista e uomo politico svedese (Gråmanstorp, Kristianstad, 1899 - Vålådalen, Jåmtland, 1979), prof. nelle univ. di Copenaghen (1924-29) e di Stoccolma (1929-65), membro del parlamento svedese (1938-70), capo del partito liberale (1944-67); socio straniero dei Lincei (1952). Nell'ambito dell'economia internazionale il suo nome è legato al principio di Heckscher-O., secondo il quale un paese ha un vantaggio comparato nel commercio estero per quei beni i cui fattori produttivi sono maggiormente disponibili. Meno conosciuti sono i suoi contributi alla teoria macroeconomica. Tra le opere: Interregional and international trade (1933; 2a ed. rivista 1967); Penningpolitik, offentliga arbeten, subventioner och tullar som medel mot arbetslöshet ("Politica monetaria, lavori pubblici, sovvenzioni e dogane come mezzi contro la disoccupazione", 1934), The problem of employment stabilization (1949), Liberal utmaning ("Sfida liberale", 1963). Premio Nobel per le scienze economiche nel 1977 con J. E. Meade.