Prete buddhista. Il termine deriva dal giapponese bōzu «padrone della cella» o, secondo altri, da bōshi «maestro della legge», titolo dato ai religiosi che avevano compiuto la loro formazione. Per la prima volta in Occidente appare in una lettera di s. Francesco Saverio del 1549.
S. Francesco Saverio, nella lettera scritta da Kagoshima, del 5 novembre 1549, per indicare i religiosi buddisti usa la parola bonzo, bonjo. Dal portoghese, o meglio dalle versioni latine delle lettere del santo, la parola è entrata nelle lingue d'Europa (lat. bonzius; it. portogh. bonzo; fr., ted., ...
bonzo
bónzo s. m. [dal port. bonzo, che è dal giapp. bōzu «padrone della cella» o, secondo altri, da bōshi «maestro della legge», titolo dato ai religiosi che avevano compiuto la loro formazione]. – 1. Monaco buddista (il termine appare...
bonza
bónza s. f. [voce lomb., che indica propr. una grossa botte ovale per trasportare il vino su carri o il serbatoio per innaffiare le strade e sim.]. – Macchina per lavori stradali che serve a trasportare e a mantenere fluide miscele...