• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

CALABRIA

di Giuseppe ISNARDI - Ernesto PONTIERI - Enciclopedia Italiana - II Appendice (1948)
  • Condividi

CALABRIA (VIII, p. 291)

Giuseppe ISNARDI
Ernesto PONTIERI

Le particolari circostanze (v. appresso) nelle quali il territorio calabrese fu investito dalla guerra con la celere ritirata delle truppe tedesche sulla linea Salerno-Adriatico, dinnanzi ai rapidi progressi degli Alleati, resero meno gravi i danni materiali della Calabria. I danni più rilevanti ai centri abitati furono quelli sofferti dai tre capoluoghi di provincia (v. catanzaro, cosenza, reggio calabria, in questa App.), nelle incursioni dell'agosto e del settembre 1943. Meno gravi furono i danni alla rete stradale, quasi limitati alle arterie di grande comunicazione percorse dalle truppe tedesche in ritirata (strade statali: 18 Tirrenica, 19 delle Calabrie, 105 Castrovillari-Belvedere Marittimo, 106 Ionica, 107, 108, 109 Silane, 110 Serre, 111 Gioia Tauro-Locri, 112 Aspromonte), con distruzione in totale di 54 ponti, per la cui ricostruzione, che può considerarsi ormai come ultimata, fu preventivata la somma di L. 215.000.000. I danni alla rete ferroviaria, in complesso non ingenti, risultarono anche inferiori a quelli stradali; le riparazioni relative, preventivate per i fabbricati in L. 40.000.000, sono già state eseguite. Assai meno rilevanti pure, in confronto, ad es., col Lazio e con la Sardegna, i danni alle opere di bonifica; ai quali tuttavia si deve in gran parte la recrudescenza della malaria. Dalla cifra di 8253 casi di malaria denunciati nel 1942 si salì nel 1944 a 12.022, cifra quest'ultima assai probabilmente inferiore al vero, specialmente per ciò che riguarda la provincia di Catanzaro (zona del Crotonese); ad ogni modo la differenza rimarrebbe sempre grande rispetto alla Sardegna (21.802 nel 1944), alla Lucania (15.022 id.), alla Sicilia (109.464 id.). In preoccupante aumento è pure la tubercolosi polmonare.

La popolazione (residente) apparve notevolmente aumentata, da 1.771.651 (censimento 1936) a 2.060.147 ab. (accertamento al 31 dicembre 1947); la causa principale può ritenersi il quasi intieramente cessato movimento emigratorio che nel 1947 ebbe un inizio di ripresa (Brasile, Argentina, Belgio, Francia). Lo sviluppo economico della regione ha subito una grave stasi, per l'arresto quasi completo o il regresso delle opere di trasformazione agraria, per la quasi totale cessazione di attività in zone di recente industrializzazione (Crotonese), per l'accentuata deficienza, almeno nel primo dopo guerra, dei mezzi di comunicazione e di trasporto (aggravante quello che è sempre stato il maggiore difetto dell'economia regionale, cioè la lontananza dai centri di mercato nazionali e stranieri) per, il disordine economico prodotto dalla illusoria facilità di guadagni nella regione e fuori di essa. L'equilibrio si va lentamente ristabilendo, nonostante l'accentuarsi di fenomeni di inquietudine nei ceti agrarî e la scarsezza di buona valuta (mancate o esigue rimesse di emigranti) e di capitale circolante in genere, che incide assai fortemente sulla lentezza delle ricostruzioni, specialmente private, nei centri maggiori e minori della regione. Sono allo studio progetti di valorizzazione economica (impianti idroelettrici, ripresa e completamento di bonifiche, ecc.) in rapporto alla destinazione dei fondi dell'ERP.

Storia (p. 303). - Sin quasi al tramonto del 1942 la Calabria, lontana dai campi di battaglia della seconda Guerra mondiale, aveva sentito solo l'eco dell'immane conflitto. Le cose cambiarono da quando, nell'estate del 1942, divenuta l'Africa mediterranea teatro di accaniti combattimenti, il fronte della guerra venne via via avvicinandosi per i successi degli Anglo-Americani. Nell'estate 1943 uno sbarco alleato sulle coste dell'Italia meridionale con forze provenienti dal Nord-Africa si presentò inevitabile.

Con l'inoltrarsi della primavera del 1943, la Calabria fu presa di mira dall'aviazione nemica. I bombardamenti aerei, e talvolta anche navali, s'intensificarono nel periodo che precedette l'invasione della Sicilia e nel corso delle operazioni attraverso cui gli Anglo-Americani si resero padroni dell'isola (10 luglio-17 agosto); mirandosi a impedire che gl'Italo-Germanici combattenti di là dallo stretto ricevessero gli aiuti e i rifornimenti transitanti in grande copia per la Calabria, e in pari tempo a preparare in questa le condizioni necessarie ad uno sbalzo degli Alleati dalla Sicilia. Il 3 settembre, lo stesso giorno in cui a Cassibile si firmava l'armistizio tra l'Italia e gli Alleati, le armate di questi ultimi sbarcavano, tra Villa S. Giovanni e Bagnara, sulla terraferma. I Tedeschi, che avevano rinunziato a sbarrare la via agli Anglo-Americani sulla linea, già apprestata, dell'Aspromonte, desistettero altresì dal resistere lungo una seconda linea, che aveva il suo nodo in Soveria Mannelli. E si ritirarono rapidamente dalla Calabria, per evitare che un altro sbarco alleato sulle coste del Salernitano (che avvenne il 9 settembre) prendesse alle spalle le loro forze (LXXVI corpo d'armata), col materiale recuperato in Sicilia e con quello sottratto agl'Italiani, ormai demoralizzati o sbandati. Fu pertanto una ventura per la Calabria la ritirata dei Tedeschi: Questi minarono ponti e strade per ritardare l'avanzata del nemico e razziarono qua e là automezzi, apparecchi meccanici e derrate; ma non ebbero il tempo di abbandonarsi a rappresaglie, distruzioni e depredazioni di vaste proporzioni. Prima ancora che cessasse il conflitto mondiale, e per tanta parte in conseguenza della crisi che esso ha aperto, la Calabria ha messo a nudo le sue dure necessità, morali e materiali, di antica e recente data. L'analfabetismo registra indici ancora molto elevati; frequenti i contrasti sociali, alimentati in alcuni settori dalla persistenza del latifondo o di anacronistici sistemi agrario-contrattuali, in altri dalla mancanza di lavoro, poiché né la terra né l'artigianato riescono a dar pane ad una popolazione non solo sovrabbondante, ma tuttora ostacolata nella sua volontà di emigrare; le industrie sono scarse; insufficienti le comunicazioni stradali; primitivo il tenore di vita di molti agglomerati urbani.

Vedi anche
primavera La prima delle quattro stagioni dell’anno (➔ stagione). P. sacra Antico rituale (lat. ver sacrum) praticato in circostanze di particolare gravità (guerre, carestie, epidemie ecc.) da popolazioni dell’Italia preromana (Sabini, Picenti, Irpini ecc.), con cui si consacravano agli dei, soprattutto a Marte, ... soldato In origine, chi era assoldato, chi cioè esercitava per guadagno il mestiere delle armi, nelle milizie mercenarie. Il termine divenne poi sinonimo di militare, senza alcuna allusione ad attività mercenaria né connotazione spregiativa. In senso stretto, designa il gradino più basso della gerarchia militare; ... isola Geografia Porzione di terraferma completamente circondata dall’acqua e situata in un oceano, mare, lago, laguna o fiume; l’origine delle i. può essere dovuta a movimenti della crosta terrestre, erosione, vulcanismo, deposizione di materiali sedimentari, formazione madreporica. L’estensione complessiva ... classe Antropologia C. matrimoniali Suddivisioni esogamiche (meglio note come fratrie o, se in numero di due, metà) in cui si ripartisce la società, indipendentemente dalla divisione della società medesima in clan, sezioni o altri sottogruppi sociali. Questa istituzione si trova presso numerose popolazioni ...
Tag
  • ARMISTIZIO TRA L'ITALIA E GLI ALLEATI
  • SECONDA GUERRA MONDIALE
  • AFRICA MEDITERRANEA
  • INDUSTRIALIZZAZIONE
  • ITALIA MERIDIONALE
Altri risultati per CALABRIA
  • Calabria
    Dizionario di Storia (2010)
    Regione dell’Italia meridionale. In epoca romana terminava a S col promontorio Iapigio o Salentino (capo S. Maria di Leuca) e a N con una linea che andava dall’Adriatico allo Ionio a N di Brindisi e Taranto. Sulle sue coste erano due porti assai frequentati, Brindisi e Taranto, e altri centri di notevole ...
  • Calabria
    Enciclopedia on line
    Regione dell’Italia, situata all’estremità meridionale della penisola, tra il Tirreno e lo Ionio. Ha una superficie di 15.222 km2, 404 Comuni e una popolazione di 1.894.110 ab. nel 2020; densità 124 ab./km². Comprende le province di Catanzaro (capoluogo regionale), Cosenza, Crotone, Reggio di Calabria ...
  • Calabria
    Enciclopedia Italiana - VII Appendice (2006)
    Geografia umana ed economica di Luigi Stanzione La C., nel suo attuale quadro complessivo regionale, ricopre l'ultimo posto nella graduatoria delle regioni italiane per quanto riguarda i principali indicatori di sviluppo; lo stesso quadro, inoltre, non lascia intravedere tendenze che portino a pensare ...
  • CALABRIA
    Federiciana (2005)
    PPietro De Leo Tra la fine del sec. XII e gli inizi del XIII la Calabria, suddivisa lungo la linea Squillace-Tiriolo-Nicastro nei giustizierati di Val di Crati e Terra Giordana a nord e di Calabria a sud, registrò con relativa tranquillità il passaggio dalla dinastia normanna a quella sveva, altrove ...
  • Calabria
    Enciclopedia dei ragazzi (2005)
    Claudio Cerreti Profondo Sud Forse più di altre regioni meridionali italiane, la Calabria trasmette un'immagine di sviluppo non omogeneo. Terra marginale, di emigrazione, di risorse povere, di montagne che arrivano al mare e rendono tutto più difficile; eppure viva, bellissima, complessa, affascinante, ...
  • CALABRIA
    Enciclopedia dell' Arte Medievale (1993)
    C. Bozzoni (gr. Βϱεττία; lat. Bruttium) Regione dell'Italia meridionale corrispondente all'estremità della penisola, estesa tra il Tirreno e lo Ionio, il fiume Sinni - in seguito dal massiccio del Pollino che ne costituisce ancora il confine settentrionale - e lo stretto di Messina. La C., facente ...
  • CALABRIA
    Enciclopedia Italiana - V Appendice (1991)
    (VIII, p. 291; App. II, I, p. 477; III, I, p. 280; IV, I, p. 333) La C., alla fine degli anni Ottanta, vede insoluti, e in alcuni casi addirittura aggravati, i suoi problemi socio-territoriali. Tra le più povere regioni italiane, la C. tuttavia era ricca di risorse ambientali di eccezionale bellezza. ...
  • CALABRIA
    Enciclopedia Italiana - IV Appendice (1978)
    L'andamento della popolazione residente fra i tre censimenti del 1951, 1961 e 1971, pressoché stazionario, esprime l'intensità del flusso migratorio nel ventennio. Infatti la popolazione è passata da 1.974.229 individui a 2.045.047 e ancora a 1.988.051. Ma il tasso d'incremento naturale, pur sceso dal ...
  • Calabria
    Enciclopedia Dantesca (1970)
    Giuseppe Inzitari Pier Vincenzo Mengaldo La C., all'epoca di D., faceva parte del Regno di Sicilia, detto poi, dopo la pace di Caltabellotta (1302), Regno di Napoli. Era il più forte stato italiano, formatosi a opera dei Normanni, che seppero organizzare in salda unità monarchica i domini longobardi, ...
  • CALABRIA
    Enciclopedia Italiana - III Appendice (1961)
    (VIII, p. 291; App. II, 1, p. 477).- Nell'attuale dopoguerra la C. è entrata in un periodo d'intenso rinnovamento economico-sociale che non ha paragone nel passato e nel quale, accanto all'azione in vario senso determinante dello stato, è evidente anche una più decisa e spontanea tendenza della popolazione ...
  • CALABRIA
    Enciclopedia Italiana (1930)
    Il nome, sua estensione e vicende. - Il nome Calabria non designò durante l'età classica, come ora avviene, la penisola che si diparte, a sud-ovest, fra il Mare Tirreno e lo Ionio, dalla maggiore penisola italica, bensì l'odierna Penisola Salentina, detta anche in età classica Messapia. (v. calabri). ...
Mostra altri risultati
Vocabolario
càlabro
calabro càlabro agg. [dal lat. Calăber -bri], letter. – 1. Calabrese, della Calabria: Appennino c.; più frequente in composizione, come primo o secondo elemento: le ferrovie calabro-lucane, o lucano-calabre. 2. agg. e s. m. (f. -a) Relativo...
calabriano
calabriano agg. e s. m. [dal nome della Calabria]. – In geologia, il più antico piano di facies marina del pleistocene, i cui terreni tipici, costituiti da formazioni sabbioso-argillose contenenti molluschi marini proprî di mari freddi,...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali