Uomo politico colombiano (Popayán 1766 - Bogotá 1816). Avvocato d'idee liberali, nel 1809 redasse la Representación a la suprema junta central de España, in cui elencava le ingiustizie imposte ai Creoli dall'amministrazione coloniale spagnola nel vicereame della Nueva Granada e chiedeva la costituzione di una giunta locale di governo. Dopo l'insurrezione antispagnola del luglio 1810 fu ministro degli Esteri della giunta rivoluzionaria di Bogotà; convinto federalista e avversario di A. Nariño, sostituì quest'ultimo alla presidenza della Federazione delle province unite della Nueva Granada (1812-14). Fu fucilato dopo la restaurazione spagnola del 1815-16.