Nome comune della corteccia di due specie di Cinnamomum (famiglia Lauracee).
La c. vera (c. regina, c. di Ceylon) è data da Cinnamomum zeylanicum (v. fig.), piccolo albero di Ceylon, coltivato anche a Giava e nelle Indie Occidentali: si tagliano forti polloni di due anni, se ne asporta la corteccia in pezzi lunghi 20-30 cm, che si liberano dello strato sugheroso e si lasciano poi seccare arrotolati l’uno nell’altro. Le singole cortecce hanno in media uno spessore di 1/4 di mm, sono di colore chiaro, hanno odore caratteristico e sapore bruciante.
La c. cinese è data da Cinnamomum cassia, della Cina: la corteccia in commercio è ripulita sommariamente e in alcuni punti conserva zolle di sughero; i pezzi sono formati da una sola corteccia. Ha profumo meno acuto della precedente e sapore meno aromatico.
Per distillazione in corrente di vapore della corteccia e delle foglie delle diverse specie si ha l’ olio essenziale di c. (o di cassia), di color giallognolo e odore di c., sapore penetrante, dolce, composto di aldeide cinnamica (70-80%), eugenolo (5-10%), fellandrene, cineolo, aldeide cuminica ecc., usato in profumeria, nella preparazione di liquori, in farmacia.