(ebr. Shīr hash-shīrīm) Libro dell’Antico Testamento, attribuito tradizionalmente a Salomone, ma redatto probabilmente nel 4° sec. a.C. In otto capitoli, comprende una serie di monologhi della sposa o dello sposo e di dialoghi tra loro. L’interpretazione naturalistica, accolta da molti protestanti, lo considera un racconto d’amore, quella tipica vi coglie un senso morale più alto, quella allegorica lo ritiene metafora della relazione di Yahweh con Israele, oppure di Cristo con la Chiesa o l’anima.